1° Concerto

Domenica 14 ottobre 2018 – ore 16,00

Centro Eventi “Il Maggiore”

Ensemble Progetto Pierrot

Alessandro M. Carnelli direttore
Federica Napoletani soprano

Formazione

Marco Rainelli, flauto
Simone Margaroli, clarinetto
Stefano Raccagni, violino
Nicola Sangaletti, viola
Anna Freschi, violoncello
Gaston Polle Ansaldi, pianoforte

 

Il Corno Meraviglioso del Fanciullo

Un percorso nel mondo di Mahler, tra Lied e Sinfonia

Il programma offre l’ opportunità di ascoltare la musica di Mahler e presenta in un’ora una panoramica sulla enorme ricchezza del suo mondo. L’esecuzione è tutta di seguito per creare più un’esperienza globale, un’immersione che un ascolto brano per brano.
Des Knaben Wunderhorn (in italiano Il corno meraviglioso del fanciullo) è un ciclo di Lieder messi in musica da Gustav Mahler
Le trascrizioni sono state realizzate dal M. o Alessandro M. Carnelli che parte dal fatto che Mahler stesso all’epoca eseguì i suoi Lieder per organico ridotto (ma di questo lavoro non si è conservato nulla).
Vienna tra fine ‘800 e primi ‘900 è al centro di una visione che consente l’adattamento del testo musicale a seconda del contesto: Mahler – per esempio – trascrisse il Quartetto La morte e la fanciulla di Schubert per orchestra d’archi e lo stesso fece Schönberg con il proprio sestetto Verklärte Nacht, entrambi aderendo all’opinione comune che si potessero adattare brani cameristici per l’esecuzione in grandi sale da concerto.
La vita musicale viennese era piena di occasioni d’ascolto di brani sinfonici e operistici in versioni per organico ridotto; era un mondo di orchestrine con pianoforte: orizzonte musicale di riferimento del mito asburgico.
Nel concerto ai Lieder – oltre ai Trii presi dalla prime quattro sinfonie di Mahler – si alternano sezioni strumentali e brevi brani di Schubert, J. Strauss padre, Berg, a disegnare il mondo sonoro della vecchia Vienna in cui vive Mahler.

L’organico è quello modernissimo del Pierrot lunaire, ma allo stesso richiama quel mondo affascinante delle orchestrine che si esibivano al Prater o fra i tavolini dei caffè, a Vienna come a Budapest e a Trieste.

 

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