Fra Bach e Vivaldi

Venerdì 6 agosto 2021 ore 21,00

Chiesa di s. Martino Vignone

Fra Bach e Vivaldi

Marco Rainelli, flauto traverso
Andrea Pecelli, violoncello
Gianluca Rovelli, clavicembalo.

 

Programma:

J.S. Bach,
Sonata in si minore BWV 1030
per flauto e clavicembalo obbligato
Andante, Largo e dolce, Presto, Allegro

J.S. Bach,
Toccata in mi minore BWV 914
per clavicembalo
Improvviso, Adagio, Recitativo, Allegro

A. Vivaldi,
Sonata VI RV 46 in sib
per violoncello e clavicembalo
Preludio, Allemanda,Largo,Corrente

A. Vivaldi,
Sonata VII RV 44 in la minore
per violoncello e clavicembalo
Largo, Allegro poco, Largo, Allegro

J.S. Bach,
Sonata in mi maggiore BWV 1035
per flauto e basso continuo
Adagio, Allegro, Siciliana,Allegro assai

 

Marco Rainelli diplomato in flauto presso il Conservatorio di Novara ha conseguito in seguito il diploma di II livello presso l’Istituto Musicale Pareggiato “Vecchi – Tonelli” di Modena .Si è perfezionato all’estero,conseguendo il diploma “Master en Interprétation Musicale”.
Vincitore di numerosi premi, collabora come primo flauto con l’orchestra dei “Pomeriggi Musicali” di Milano e ha fatto parte di importanti formazioni; è stato invitato ad esibirsi durante il concerto inaugurale del Festval Internazionale del flauto a Freiburg.
Fa parte del New Art Ensemble con Bruno Canino con cui svolge un’intensa attività concertistica e da alcuni anni collabora come concertista e come docente con l’Associazione “Orchestra” di Domodossola con l’intento di valorizzare giovani musicisti di talento.

Andrea Pecelli diplomato in violoncello, vincitore di premi nazionali e internazionali, si dedica alla musica da camera, fondando nel 1995 il “Milano Cello Quartet.”
Con tale formazione e come ospite dell’ ensemble di musica contemporanea “Sentieri Selvaggi di Milano ha effettuato concerti per le maggiori stagioni musicali italiane.
E’ collaboratore di diverse orchestre e Direttore Artistico dell’Associazione “Orchestra” e della Orchestra da Camera di Domodossola. Svolge intensa attività cameristica.
E’ titolare della cattedra di violoncello e di musica d’insieme per archi presso il Liceo Musicale di Omegna (in qualità di vincitore di concorso nazionale, regione Piemonte, 1° classificato) dove è referente dell’Orchestra e Coro del Liceo e dell’Orchestra d’archi “P.Gobetti”, da lui ideate

Gianluca Rovelli diplomato in pianoforte segue, diversi corsi di perfezionamento.
Nel suo percorso musicale diventa fondamentale l’incontro con Emilia Fadini: nel 2009, sotto la sua guida, inizia lo studio del clavicembalo e della prassi esecutiva barocca cui fa seguito il corso di Basso Continuo. Completa la sua formazione musicologica frequentando la Facoltà di Musicologia e Paleografia musicale di Cremona, presso la quale consegue la Laurea Magistrale
Si distingue come clavicembalista partecipando a importanti Festival Musicali Nazionali e Internazionali
Nel 2013 vince il Primo Premio al VI Concorso Nazionale di Clavicembalo di Acqui Terme (AL).
Dal 2011 è Direttore del Coro dell’Università degli studi dell’Insubria di Varese.
È Vicepresidente e socio fondatore dell’Associazione culturale e musicale “InNovArte” di Novara, con la quale ha organizzato stagioni musicali internazionali.
È docente di pianoforte presso importanti istituzioni private e statali

Nella Sonata in si minore per flauto e clavicembalo di J.S. Bach notiamo estrema trasparenza contrappuntistica e varietà timbrica ottenuto dalla parità d’importanza conferita al flauto e al clavicembalo.
Nel novembre 1717 Bach accolse l’invito del principe Leopoldo di Anhalt-Cöthen e divenne maestro della sua cappella. A Cöthen Bach trascorse i sette anni più felici della sua vita Gran parte della sua produzione strumentale vide la luce in quegli anni, e il suo carattere, sovente rivoluzionario rispetto alle forme del tempo, dipende dalla destinazione domestica e colta ad un tempo per cui fu composta. La Sonata in si minore per flauto e cembalo è un pezzo isolato nella letteratura per flauto, Nell’Andante flauto e cembalo presentano linee musicali indipendenti e scambiabili nel corso del gioco strumentale. Il Largo e Dolce è un cantabile fiorito in stile recitativo, sorretto armonicamente dal cembalo. Il Finale si apre con un fuga a tre parti ed essa sì collega direttamente ad una giga barocca.

La Toccata in mi minore di J.S. Bach scritta per clavicembalo, – presumibilmente prima del 1708 – è divisa in quattro sezioni: una introduzione, di carattere improvvisativo, seguita da una fuga a quattro voci e poi da un adagio libero, sempre di tipo improvvisativo, in cui sono riconoscibili i canoni tipici dell’ improvvisazione che comprende passaggi eroici, con armonie ricercate e improvvisi cambiamenti di ritmo. La parte finale è una fuga di carattere strumentale, in tempo allegro, a tre voci.

La Sonata BWV 1035 venne probabilmente composta in occasione di una delle due visite di Bach a Federico II di Prussiaa Potsdam, compiute nel 1741 e nel 1747. L’opera  è dedicata a M. G. Federsdorf, un cameriere dilettante di flauto di Federico II.  ed è formata da danze stilizzate. L’Adagio ma non tanto” ha i caratteri di una Allemande francese e l’Allegro seguente quelli di una Bourré.

Le Sonate per violoncello e basso continuo di A. Vivaldi sono  uno dei  gioielli del Barocco italiano.  Costituite  dai  quattro movimenti  delle  tipiche  sonate  tardobarocche, si  presentano  in forma lento – veloce – lento – veloce.
La sonata per violoncello  era un genere in voga nell’ambiente veneziano dell’epoca; poco prima di Vivaldi, anche  Benedetto  Marcello aveva  scritto sei sonate per violoncello in uno stile non dissimile da quello del Prete Rosso.

Le sonate vivaldiane avranno molta influenza sui compositori italiani, ma anche in area germanica. Vivaldi  ci regala delle opere dalla varietà timbrica sorprendente, raffinate  ed  eleganti melodie in cui malinconia, devozione, tristezza e gioia si alternano al  ritmo  di  minuetti  galanti  e  danze brillanti ed energiche.

La spinta  a  scrivere  queste opere  in  età  così avanzata  venne  forse  a  Vivaldi dalla  generale popolarità delle sonate per violoncello degli anni trenta  del  Settecento o  magari   dall’  esempio specifico di B Marcello, autore di due raccolte di sonate per violoncello pubblicate in quel decennio.