4° Concerto

Domenica 12 gennaio 2020 – ore 16,00

Centro Eventi “Il Maggiore”

ENON ENSEMBLE

flauto, oboe, corno inglese, clarinetto, fagotto, pianoforte, percussioni
Musiche di G. Rossini, G.Bizet, D. Šostakovič, G. Borodin, J.Strauss

Programma

Gioacchino Rossini (1792-1868)
L’ Italiana in Algeri, Sinfonia

George Bizet (1838-1875)
Carmen , Fantasia

Dimitri Šostakovič (1906-1975)
Suite per orchestra di varietà, Valzer n. 2

Gioacchino Rossini (1792-1868)
Tancredi, Sinfonia

Aleksandr Borodin 1833-1897
Il Principe Igor, Danze polovesiane

Franz von Suppé (1819 – 1895)
Mattino, Pomeriggio e sera a Vienna, Ouverture

Johann Strauss figlio (1825-1899)
Il Pipistrello, Ouverture

“ENON ENSEMBLE” è una formazione strumentale con un organico insolito presente, nel panorama concertistico italiano, da oltre un decennio. I suoi componenti  sono accomunati da una grande passione per la musica d’insieme che, unita alla profonda amicizia che li lega, li ha portati a confrontare le esperienze artistiche di ognuno, dando così vita a questo ensemble unico nel suo genere.

Per sopperire alla mancanza di letteratura esistente per questo tipo di formazione, Lucas Berrino ha  eseguito un lungo lavoro di ricerca,  prendendo spunto da generi musicali e ha realizzato le trascrizioni dei brani creando per Enon Ensemble un repertorio vario e di qualità.

Enon Ensemble ha tenuto e tiene concerti per Enti ed Associazioni Musicali presenti in prevalenza in Piemonte.

Nell’ambito degli strumenti a fiato, i componenti dell’ensemble sono vincitori di kermesse e Concorsi Internazionali e svolgono sia attività didattica, sia artistica.

Fulvio ANGELINI, flauto

Lucas BERRINO, oboe e corno inglese

Raffaello CANGIANO, clarinetto

Mario RUBINO, fagotto

Mariarosa ABA’, pianoforte

Enrico BERTOLINI, percussioni

L’ Italiana in Algeri di G. Rossini (1792-1868) – opera buffa  composta in pochissimo tempo- ha il raro privilegio di avere un’ouverture (o sinfonia) propria  Molto in uso nella prima metà del 700, solo alla fine del secolo  la Sinfonia venne legata all’opera che si andava a rappresentare e divenne una vera e propria introduzione,  utilizzando  alcuni dei temi principali dell’opera e in troducendone  il clima.  Con Rossini  la Sinfonia si afferma come brano autonomo, destinato a conquistare una fama che talvolta arriva a superare quella della stessa opera.

Carmen è una delle opere più conosciute e rappresentate di G. Bizet che  collaborò al libretto, scrivendo anche le parole della celebre habanera L’amour est un oiseau rebelle.  Inizialmente l’opera non ebbe grande successo, così che Bizet, morto tre mesi dopo la prima rappresentazione, non poté vederne la fortuna. Carmen Fantasie è un pezzo virtuoso, basato su vari temi dell’opera della quale vengono utilizzati  quelli più conosciuti,  proponendo  diverse variazioni e mettendo in risalto sia gli aspetti tecnici che quelli musicali dell’esecuzione.

La Suite per orchestra di varietà Valzer n. 2 di D.  Šostakovič fu scritta e rappresentata nel 1938 . La partitura subì diverse manipolazione fino alla attuale definitiva  nota come la Suite per orchestra di varietà, il cui “Valzer n. 2” è il più celebre.

Sinfonia dal Tancredi  di G. Rossini. Questa opera compare    ormai solo raramente nei cartelloni dei teatri lirici. In compenso è molto amata ed eseguita la sua ouverture, o Sinfonia, come si usava chiamarle a quell’epoca, che è entrata da tempo nel repertorio concertistico. in quanto fa risaltare  lo spirito originale di Rossini che anima questa piccola pagina immortale, una delle più amate dal “Cigno di Pesaro”.

Le Danze polovesiane (cioè dei Polovesani popolo pagano di stirpe tartara) sono il pezzo più conosciuto e interpretato dell’ opera  – mai portata a termine – di A. Borodin   Il Principe Igor e  godono da moltissimi anni di una vita autonoma in campo concertistico  Si aprono con un Andantino che interpreta  la Danza delle Fanciulle,  melodia divenuta celeberrima per il suo utilizzo in musical e  nella  musica leggera. La seconda danza  ha un andamento quasi epico; la terza è la danza dei fanciulli, subito seguita dalla danza degli uomini. Nel  finale   Borodin ripropone, riunendole, le quattro danze  in una vorticosa danza conclusiva e  in un irresistibile tripudio finale.

F. von Suppé, nome d’arte di Francesco Ezechiele Ermenegildo, cavaliere di Suppé-Demelli, è stato un compositore e direttore d’orchestra austriaco, di origine dalmata. Ottenne la notorietà di compositore grazie soprattutto al genere dell’operetta, nel quale ebbe grande fortuna,  Ancora oggi però, il nome di Suppè è indissolubilmente legato a quello delle sue effervescenti ouverture, (tra cui decisamente le sue creazioni più note, eseguite molto spesso dalle orchestre di tutto il mondo; alcune di queste ouverture (tra le quali Mattino, pomeriggio e sera a Vienna)  sono diventate particolarmente note al pubblico grazie al loro impiego in svariati film, pubblicità e cartoni animati.

Il pipistrello (Die Fledermaus) fu composto da J. Strauss (figlio) su libretto di R. Genée

Il debutto era stato previsto per il settembre 1874, ma a causa delle sempre maggiori difficoltà finanziarie incontrate dal Theater an der Wien, si decise di anticiparne la prima. La prima rappresentazione, tra l’attesa generale, si svolse la domenica di Pasqua, il 5 aprile 1874. Poiché secondo le leggi austriache in quel giorno potevano essere consentiti soltanto spettacoli di beneficenza, i proventi della serata inaugurale andarono alla “Fondazione per la Promozione della Piccola Industria” patrocinata dall’imperatore d’Austria.

E’  l’operetta di J. Strauss  più famosa e più rappresentata al mondo e incarna lo spirito e l’essenza stessa dell’operetta viennese. Se con Il Pipistrello il pubblico di quasi centocinquanta anni fa ritrovava ottimismo, piacere e voglia di vivere, oggi questa modernità rivive nella filosofia mondana dei personaggi:  un andare e venire, un rovesciato gioco dell’evasione dove la spigliatezza diventa vigore inventivo, dove ognuno è un altro, dove vecchio e nuovo, apparenza e realtà, sembrano confondersi in un elegante festa in maschera dove potremo riconoscere, riconoscerci e divertirci. E a divertire il pubblico ci penseranno il vivace intreccio della commedia degli equivoci, le irresistibili danze e le meravigliose musiche di Strauss.