2° Concerto

Domenica 1 dicembre 2019 – ore 16,00

Centro Eventi “Il Maggiore”

Orchestra classica viva

Filippo Ferrugiara – Direttore

Programma

P. I. Čajkovskij (1840 – 1893)

Ouverture-fantasia in Si min.
da “Romeo e Giulietta

Andante non tanto quasi moderato.
Allegro giusto

A. Dvořàk (1841 – 1904)

Sinfonia n.9 in Mi min.
“Dal Nuovo Mondo”, op. 95

Adagio – Allegro molto – Largo – Scherzo – Molto vivace – Allegro con fuoco

L’ouverture-fantasia Romeo e Giulietta, considerata il primo capolavoro di Čajkovskij, nasce dalla frequentazione dell’autore con M. Balakirev che lo  persuade a rielaborare più volte la composizione fino alla steura definitiva del 1876, quella oggi comunemente eseguita. In essa il compositore concilia con efficacia le esigenze della forma sinfonica  con i temi dei personaggi e delle vicende che caratterizzano la rappresentazione drammatica. Il brano si apre con un tema dalla tinta gotica che evoca l’atmosfera e l’ambientazione del dramma. Il corale di fiati, che ricrea la sonorità  dell’organo, raffigura Frate Lorenzo, l’innocente tessitore della tragedia che unisce in matrimonio i due amanti, rappresentando il tema del destino. Al termine dell’introduzione i suoni si fanno gradualmente più scuri e premonitori fino ad esplodere nell’Allegro dell’esposizione. Qui, l’odio tra Capuleti e Montecchi e lo scontro fisico e metallico della battaglia sono ottenuti grazie a ritmi pulsanti e contrapposizioni imitative tra le diverse sezioni dell’orchestra. Il secondo gruppo tematico rappresenta l’amore tragico e appassionato di Giulietta e Romeo a seguito del quale riprende un Allegro, con l’ennesimo conflitto tra le fazioni, che tronca il motivo dei due amanti. La coda presenta una breve apparizione del tema di Frate Lorenzo e del dolcissimo tema d’amore prima che la quiete prevalga, ad indicare la tragica morte dei due protagonisti.

L’ultima e più famosa sinfonia di Dvořàk fu composta fra il 19 dicembre 189 e il 24 maggio 1893 a New York, e quivi presentata il 16 dicembre 1893 sotto la direzione di A. Seidl. Il compositore si trovava negli Stati Uniti dal settembre del 1892, avendo accettato l’incarico di direttore del National Conservatory di New York. Fin dal suo arrivo nel Nuovo Mondo, l’autore dimostra grande interesse per i canti afro-americani e le tradizioni popolari dei pellerossa:  la Sinfonia in Mi minore è  largamente ispirata da quelle musiche.  La celebre melodia del corno inglese, che si ascolta nel Largo e che viene considerata una ninna-nanna o un canto funebre pellerossa, è  in realtà n un’idea originale di  Dvořàk e, per certi aspetti, sembra rifarsi a origini boeme.  Il tema iniziale dell‘Allegro ricorre più volte nel corso dell’intera sinfonia. Il carattere elegiaco del Largo contrasta con la vivacità  dello Scherzo, reso più  ampio del normale da un doppio Trio centrale. L‘Allegro con fuoco finale è  imponente e contiene il tema più memorabile della sinfonia, lungamente sviluppato insieme agli spunti dei temi principali apparsi durante l’intera composizione.

L’orchestra “ Classica Viva”  stata fondata nel 2005 dal Maestro Stefano Ligoratti, che ne è il Direttore Principale, in seno all’associazione “Classica Viva”. Tra le varie   attività  si annoverano la produzione di edizioni musicali e trasmissioni radiofoniche, nonchè l’organizzazione di rassegne concertistiche.

La compagine si avvale di un organico stabile formato da eccellenti giovani professionisti, specializzati o specializzandi principalmente presso il Conservatorio G. Verdi  di Milano e l’Accademia Teatro alla Scala.

Si è  esibita in numerose rassegne concertistiche a Milano, spaziando dal repertorio lirico a quello classico-sinfonico.

Dal 2012 ha instaurato una collaborazione stabile con il corso di direzione d’orchestra dell’ “Italian Conducting Academy” tenuto dal Maestro Gilberto Serembe.

Filippo Ferruggiara originario di Verbania, si dedica giovanissimo allo studio degli strumenti a percussione con il Maestro Davide Merlino e si diploma nel 2013 al Conservatorio Guido Cantelli di Novara con il Maestro Matteo Moretti. Intraprende inoltre lo studio di pianoforte, organo, armonia jazz e composizione con i Maestri Lorenzo Erra e Roberto Olzer, nonchè trombone con il Maestro Andrea Zotti.

Nel 2013 entra a far parte della classe di    composizione del Maestro Elisabetta Brusa presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.

Si appresta a conseguire il diploma in Composizione al Conservatorio Luca Marenzio di Brescia con il Maestro Paolo Ugoletti e il diploma in Direzione d’orchestra all'”Italian Conducting Academy” di Milano sotto la guida del Maestro Gilberto Serembe.